La maestra di scienze decise di farci costruire una navicella spaziale, una per ciascuno, e ce la fece portare a casa.
Il giorno che la portai a casa decisi che nel fine settimana sarei andata sulla Luna!
Quel Sabato misi in valigia i surrogati del cibo, una coperta e moltissima acqua.
Indossai la tuta spaziale che avevamo costruito insieme alla navicella, entrai nel missile e partii per la Luna!
Arrivata a destinazione slacciai le cinture di sicurezza, indossai il casco e uscii dal missile per fare una passeggiata.
Mentre passeggiavo una stella mi cadde accanto.
Io la presi delicatamente, poi tornai alla navicella con la stella e partii per il mio viaggio di ritorno verso casa.
Passai alcune settimane con la mia stella, ma un giorno la vidi guardare il cielo con tristezza.
Mi feci spiegare tutto e scoprii che aveva nostalgia di casa.
Con un po' di malinconia preparai la navicella per ripartire.
Tornata sulla Luna presi la stella, la salutai e la lanciai nello spazio infinito.
E adesso tutte le sere guardo il cielo per salutare la mia stellina.
domenica 15 febbraio 2009
Lavoro di gruppo
Una volta, in una piccola casetta in mezzo ad un bosco, viveva Teresa, una ragazza molto povera.
Nel bosco viveva inoltre un maestoso e cattivo drago che mangiava i bambini che giocavano, aggrediva e spaventava tutti quelli che attraversavano il bosco e con le sue fiamme bruciava i campi coltivati.
Teresa, stanca di dover vivere nella paura e nella povertà, decise di ucciderlo.
Seduta su di un tronco e immersa nei suoi pensieri, sentì una vocina e, guardandosi attorno, non vide altro che un piccolo topolino.
Teresa rimase molto sorpresa nel vedere un topo parlante e ancora di più quando lui le propose di uccidere insieme a lei il drago.
Come poteva un esserino così piccolo sconfiggere un animale enorme come il drago?
Il topolino le disse di avere dei poteri magici con i quali avrebbero sconfitto il drago.
Teresa e Ulisse affrontarono il drago; Ulisse con una formula magica divenne un grosso topone, talmente grande che il drago scappò via a gambe levate.
Da quel giorno vissero tutti felici e contenti ed i campi tornarono fertili e produttivi.
Nel bosco viveva inoltre un maestoso e cattivo drago che mangiava i bambini che giocavano, aggrediva e spaventava tutti quelli che attraversavano il bosco e con le sue fiamme bruciava i campi coltivati.
Teresa, stanca di dover vivere nella paura e nella povertà, decise di ucciderlo.
Seduta su di un tronco e immersa nei suoi pensieri, sentì una vocina e, guardandosi attorno, non vide altro che un piccolo topolino.
Teresa rimase molto sorpresa nel vedere un topo parlante e ancora di più quando lui le propose di uccidere insieme a lei il drago.
Come poteva un esserino così piccolo sconfiggere un animale enorme come il drago?
Il topolino le disse di avere dei poteri magici con i quali avrebbero sconfitto il drago.
Teresa e Ulisse affrontarono il drago; Ulisse con una formula magica divenne un grosso topone, talmente grande che il drago scappò via a gambe levate.
Da quel giorno vissero tutti felici e contenti ed i campi tornarono fertili e produttivi.
Anna
Anna è una bambolina. E' alta quanto il mio dito medio e, il corpo, escluse le braccia e la testa che sono di plastica, è molto morbido.
La bambolina ha un cappellino a righe rosa e bianche, se lo sollevo, sulla plastica rotondeggiante trovo delle piccole incisioni che sono i capelli.
Anna indossa un vestitino rosa con il colletto, i polsini e le mobide babuccette a righe.
Al centro del vestitino c'è stampata una paperella gialla e subito sotto ad essa, scritte in grassetto, ci sono le prime tre lettere dell'alfabeto.
Anna l'ho avuta in regalo dal mio compagno di classe Omar, il giorno della festa del mio compleanno.
La bambolina ha un cappellino a righe rosa e bianche, se lo sollevo, sulla plastica rotondeggiante trovo delle piccole incisioni che sono i capelli.
Anna indossa un vestitino rosa con il colletto, i polsini e le mobide babuccette a righe.
Al centro del vestitino c'è stampata una paperella gialla e subito sotto ad essa, scritte in grassetto, ci sono le prime tre lettere dell'alfabeto.
Anna l'ho avuta in regalo dal mio compagno di classe Omar, il giorno della festa del mio compleanno.
Una giornata all'acetaia
Un giorno dello scorso Settembre sono andata all'acetaia Farini a Modena con i miei genitori.
L'avevamo organizzata con un gruppo di sommelier che frequenta il mio papà.
Mi sono svegliata alle sei e, alle sette sono salita in auto.
Dieci minuti dopo siamo arrivati in un piazzale, dove il pulman dei sommelier ci aspettava pronto per partire.
Quando siamo arrivati abbiamo visitato l'acetaia e poi il proprietario ci ha invitati a pranzo; abbiamo mangiato come dei re.
Poi, mentre mia mamma passeggiava nel parco circostante, io e mio papà giocavamo con il "freesby".
Dopo siamo ripartiti.
E' stata una giornata fantastica e, mi sono divertita proprio tantissimo!
L'avevamo organizzata con un gruppo di sommelier che frequenta il mio papà.
Mi sono svegliata alle sei e, alle sette sono salita in auto.
Dieci minuti dopo siamo arrivati in un piazzale, dove il pulman dei sommelier ci aspettava pronto per partire.
Quando siamo arrivati abbiamo visitato l'acetaia e poi il proprietario ci ha invitati a pranzo; abbiamo mangiato come dei re.
Poi, mentre mia mamma passeggiava nel parco circostante, io e mio papà giocavamo con il "freesby".
Dopo siamo ripartiti.
E' stata una giornata fantastica e, mi sono divertita proprio tantissimo!
Il personaggio più originale della mia famiglia
Il personaggio più originale della mia famiglia è mia mamma.
Sì, avete capito bene, la mia mamma; infatti lei quando rientra a casa dice che ha una fame lupa ma poi, soprattutto nei giorni feriali, quando c'è pronto in tavola, gironzola per l'appartamento o fa telefonate lunghe un'ora, di conseguenza io e papà non riusciamo mai a vederla seduta.
Una volta ha persino mangiato dopo che ero andata a dormire, ma comunque è sempre mia mamma e io le voglio tanto, tanto bene!
Sì, avete capito bene, la mia mamma; infatti lei quando rientra a casa dice che ha una fame lupa ma poi, soprattutto nei giorni feriali, quando c'è pronto in tavola, gironzola per l'appartamento o fa telefonate lunghe un'ora, di conseguenza io e papà non riusciamo mai a vederla seduta.
Una volta ha persino mangiato dopo che ero andata a dormire, ma comunque è sempre mia mamma e io le voglio tanto, tanto bene!
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